Ohana Cilento - Trasformazione di peperoni in sottoli

Il peperone è il nome comune dato alla bacca ottenuta da alcune varietà della specie Capsicum annuum e utilizzata come verdura. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae - famiglia di angiosperme dicotiledoni che comprende molte specie commestibili ed altre velenose

È una delle piante che sono giunte in Europa a seguito della scoperta dell’America (1492): alcune fonti riportano che il paese primario di origine del peperone sia il Brasile, mentre secondo altre fonti il paese d’origine sarebbe la Giamaica. In Italia la coltivazione del peperone è particolarmente diffusa nelle regioni centro-meridionali e soprattutto in Puglia, Campania, Lazio, Calabria e Sicilia. in queste regioni, viene coltivato sia in pieno campo che in coltura protetta.

Curiosità: L’importazione in Europa del peperone comincia addirittura con il ritorno di Cristoforo Colombo dal suo primo viaggio. Non bisogna dimenticare che il navigatore genovese credeva di aver raggiunto l’India da Occidente ed era soprattutto a caccia di spezie pregiate: restò quindi molto colpito dal sapore piccante del peperoncino e lo scambiò per una varietà rossa di pepe. Da qui il nome di peperone.

Le varietà di peperoni producono frutti di differenti forme (allungata, conica, a prisma o a globo), superfici (liscia o costoluta), colori (verde, rosso, giallo, arancione, violetto) e sapore (acre o dolce). I peperoni vengono consumati sia freschi (crudi o cotti), sia in alcuni casi essiccati (ad esempio il peperone crusco).

I valori nutrizionali del peperone possono variare in base alle diverse varietà ma il valore energetico per 100 gr è mediamente pari a 24 kcal (84-113 kJ) Pur provenendo dal medesimo genere di piante, il peperone si differenzia dal peperoncino poiché non contiene la capsaicina, che è invece responsabile della piccantezza del peperoncino: un peperone ha pertanto valore zero nella scala di Scoville, la scala di misura della piccantezza.